CIUCCI E TETTARELLE

Quando nasce un bimbo tra i regali c’è sempre un ciuccio perché si sa: un neonato ha bisogno di succhiare.

La suzione è un bisogno primario del lattante. Questa si differenzia in nutritiva e non. La prima è legata all’alimentazione e quindi alla sopravvivenza, favorisce la maturazione delle funzioni orali e della percezione (la bocca viene definita porta sul mondo).

La seconda rilassa, crea piacere, ristabilisce l’equilibrio neurovegetativo dopo una reazione di stress. Capiamo quindi come per un neonato sia essenziale succhiare e farlo frequentemente. Questa modalità di suzione è importante per mantenere alti i livelli di prolattina nel corpo mater-no, ormone responsabile inizialmente della produzione di latte.

Proprio per questo OMS-UNICEF nel percorso di promozione, protezione e sostegno all’allattamento, sconsigliano l’utilizzo di ciucci e tettarelle nei primi periodi di vita perché, riducendo il tempo di suzione al seno, potrebbero diminuire la quantità di latte prodotto oltre che ave-re un effetto confondente sul neonato. Infatti il neonato utilizza i muscoli del viso, della bocca e soprattutto la lingua in modo completamente diverso quando poppa dalla mamma o usa il ciuccio.

Quindi quando introdurre il ciuccio e soprattutto perché?

Sarebbe meglio proporre il ciuccio una volta che l’allattamento è iniziato e consolidato (4-6 settimane).

Potrebbe essere una risorsa per genitori che vivono un momento di stanchezza, un sollievo in allattamenti dolorosi (dove è necessario capire e rimuovere la causa del dolore), è di aiuto in famiglie numerose, nei casi in cui la mamma si deve assentare, o un primo soccorso di fronte a situazioni stressanti per il bimbo. In tutti casi bisogna essere consapevoli che il ciuccio può avere ripercussioni sull’allattamento, sul corretto sviluppo muscolare della bocca, sulla dentizione, sullo sviluppo del linguaggio, sulla respi-razione e essere un interferente sul bisogno di esplorazione e conoscenza del mondo attraverso la bocca.

E’ importante quindi utilizzare il ciuccio in maniera intelligente, responsabile e come se fosse un farmaco.

E come tutti i farmaci necessita di:

INDICAZIONE – è la soluzione giusta in questo momento?

DOSAGGIO – limitarne il tempo di utilizzo

DURATA della TERAPIA- eliminarlo entro i primi 2 anni di vita

EFFETTI COLLATERALI- tutti quelli sopra citati.

E’ opportuno per questo scegliere ciucci piccoli, leggeri, morbidi e con basi strette.

Una nuova famiglia non ha bisogno di ricevere in regalo ciucci e tettarelle ma sostegno, comprensione e supporto… elementi essenziali per prendersi cura serenamente del proprio bimbo!


Ostetrica Arianna Ciucci IBCLC.

GEPO Associazione per la salute della donna, la coppia e il bambino