COME CAMBIA LA PELLE IN GRAVIDANZA

Da sempre si dice che le donne in gravidanza sono più belle, il viso appare radioso e la pelle più luminosa. Ma perché questo accade?

Perché durante la gravidanza il sistema endocrino lavora in modo diverso per permettere al corpo della donna di modificarsi, favorendo la crescita e lo sviluppo del bambino. I nuovi livelli ormonali influiscono anche sulla pelle, con risultati non sempre graditi. Tra i più apprezzati c’è proprio il cosiddetto “pregnancy glow”, dovuto all’aumento dei livelli di Progesterone e BHCG (Gonadotropina Corionica Umana) che favorisce una maggiore produzione di sebo, rendendo il viso brillante. Attenzione però, se una donna ha una pelle grassa già di partenza, la sovrapproduzione di sebo può portare a un aumento di brufoli sul viso o al riacutizzarsi di acne se ne si è sofferto in adolescenza. Il colorito più roseo della cute è invece legato alla dilatazione dei capillari e all’aumento del volume sanguineo durante la gestazione. Questa maggior irrorazione comporta un maggior nutrimento e ricambio cellulare che rende l’aspetto della pelle più giovane e luminoso.

Molto meno gradita è invece l’eventuale comparsa di macchie scure di iperpigmentazione, legate all’ormone MSH, composto da estrogeni e progesterone, che stimola una maggiore produzione di melatonina. La funzione dell’incremento della melatonina è principalmente quella di scurire le areole mammarie affinché il neonato trovi più facilmente i capezzoli, dato che nei primi mesi di vita ha una visione limitata al bianco e al nero. In alcune donne però la melatonina si può concentrare anche in altre zone del corpo quali naso e guance dando origine alla cosiddetta maschera gravidica, interno cosce, oppure disegnando una linea scura che va dall’ombelico fino al pube (linea nigra). Per evitare l’accentuarsi del fenomeno, è indicato evitare l’esposizione ai raggi solari e utilizzare sempre una crema ad alta protezione. Non c’è comunque da preoccuparsi, il più delle volte queste macchie scompaiono entro pochi mesi dal parto.

L’inestetismo più temuto da tutte le gestanti è la comparsa delle smagliature, legate all’aumento di peso e agli alti livelli di cortisolo che rendono la pelle meno elastica. Chiamate in medicina ‘striae distensae’, sono cicatrici causate della rottura delle fibre elastiche della pelle. Si stima che il 90% delle gestanti manifesti questo inestetismo tra il sesto e l’ottavo mese e che l’incidenza sia maggiore in giovane età. Le zone più colpite sono addome, seno, cosce e zona lombare. Fanno la loro comparsa con un colore rosa-rosso (striae rubrae), nel tempo sfumano fino a prendere il colore definitivo bianco lucido (striae albae) e somigliano a cicatrici ipopigmentate e atrofiche. Si formano come conseguenza di un’azione meccanica, ovvero quando la pelle subisce una tensione che mette a dura prova l'elasticità dei suoi tessuti.

Talvolta, durante l’ultimo trimestre di gestazione, si può manifestare una dermatosi (PUPP - Pruritic Urticarial Papules and Plaques of Pregnancy) dovuta all’innalzamento dei livelli di alcuni enzimi epatici. È caratterizzata da sfoghi cutanei e prurito persistente principalmente localizzati su addome, cosce, braccia e seno. Per quanto fastidiosa, non ha nessuna conseguenza sul feto.

Come abbiamo visto, numerosi sono i cambiamenti e fattori di stress a cui è soggetta la pelle durante la gravidanza. Diventa perciò molto importante prendersene cura, non solo con l’utilizzo costante di creme e olii idratanti, ma anche attraverso un’alimentazione bilanciata e uno stile di vita sano.


Elisa Cozzi - Fisioterapista