LA STORIA DI MAMMA ANNARITA

Lei è Annarita. Vive in Belgio. Ha 33 anni. Sta attraversando un momento difficile

Lei è Annarita. Vive in Belgio. Ha 33 anni. Sta attraversando un momento difficile. Vorrebbe trovare la forza di reagire, ma ha paura. È il 2017. Annarita stringe tra le mani il test di gravidanza. È confusa e spaventata, eppure non riesce a smettere di sorridere. Dentro di lei c’è una vita. D’improvviso i dubbi spariscono di fronte quell’unica, meravigliosa certezza. Diventerà mamma. Non pensa più, agisce.

Chiude la relazione con il padre di suo figlio, molla il lavoro, e torna in Italia. Davanti a lei c’è una strada grigia, senza prospettive. È sola. Annarita posa una mano sulla pancia. No, non è vero. Torna ad Agrigento dai genitori, passa la gravidanza a parlare con il suo bimbo, prepara il corredino, non vede l’ora di conoscerlo. I mesi volano.

È un caldo venerdì. Annarita non urla, non piange, un senso di benessere pervade il suo corpo, la sua anima. Appoggia il piccolo Giorgio al petto e rinasce. Da quel preciso momento in avanti vive per lui, vive di lui.

Trova lavoro a Milano. Con la morte nel cuore affida il piccolo di neanche un anno alla madre e fa di nuovo le valigie. Riempie il vuoto con videochiamate e fotografie, appena arriva il weekend, cascasse il mondo, prende l’aereo e vola in Sicilia dal figlio. Giorgio la vede, si illumina, sulla sua faccia si stampa il sorriso più bello del mondo. Annarita lo mette a letto, aspetta che si addormenti, poi resta sveglia ad ascoltare i battiti del suo cuore. Il momento dei saluti è una pugnalata, le parole del suo piccolo curano tutte le ferite.

Mamma, non ti preoccupare, ti proteggo io. Lui, il suo ometto. Dopo tanti sacrifici Annarita riesce finalmente a trovare una casa a Milano tutta per loro. Si chiudono la porta alle spalle, mangiano sdraiati sul pavimento, piangono, ridono, si tengono stretti stretti.

È il 2021. Annarita conosce Leonardo, è un ragazzo simpatico e gentile, nei suoi occhi c’è tanto amore, per lei e per Giorgio. Oggi sono una famiglia. Annarita è felice. Era una ragazza spaventata, è diventata una donna forte. Una mamma.